Vie d'arrampicata

Val Miller. Nella valle del Remulo:
dalle short climbs alle grandi pareti

Caratteristiche. La Val Miller è una delle quattro grandi vallate che dall’acrocoro glaciale si sviluppano verso meridione attribuendo al massiccio la caratteristica forma a raggiera che si può subito denotare osservandolo su una carta geografica. Al pari delle parallele Val Salarno, Val Adamé e Val di Fumo, è caratterizzata da un fondovalle uniforme, da ripide pareti intermedie (i Coster) e dalla corona continua di creste che la separa dalla consorelle. Famosa per il suo accesso diretto alla cima culminante per il Passo dell’Adamello risalito dal celeberrimo sentiero attrezzato “Terzulli”, la valle è in grado di offrire una vasta scelta di itinerari alpinistici ed arrampicatori che vanno dalla facile via plaisir, alla via classica passando per l’impegnativa moderna a fix.

Accesso. La Val Miller si raggiunge dalla Val Camonica transitando per il comune di Sonico e le sue frazioni di Garda e Rino, risalendo poi la lunga ed affascinante Val Malga fino a località Pont di Faet (ristorante tipico e possibilità di pernottamento) per poi raggiungere, dopo un altro lungo tratto immersi in un fittissimo bosco, località Pont del Guat (buone possibilità di parcheggio) dove la strada asfaltata ha termine. Da qui in un quarto d’ora si raggiunge Malga Premassone (ristoro, spaccio di prodotti tipici) e successivamente, lasciando a sinistra la indicazioni per il Rifugio Tonolini e la Conca del Baitone, Malga Dosso. Si continua percorrendo il sentiero in leggera ascesa all’inizio, poi per ripidi tornanti fin sotto al salto terminale della valle che si vince per le strettissime serpentine del sentiero delle Scale (toponimo azzeccatissimo!) del Miller fino ad affacciarsi, al loro termine, all’inizio della vasta e panoramica valle. Se ne percorre il piatto fondovalle fino al Rifugio “Serafino Gnutti” nei pressi del Lago Miller (diga). Il percorso fino al rifugio comporta circa un’ora e 45 minuti di cui 45 per le sole “scale”. Le strutture dove scalare più vicine distano cinque minuti; quelle più lontane circa un’ora e mezza.

Punti di appoggio. L’unico punto d’appoggio dell’intera valle è il rifugio “Serafino Gnutti”. Anche in considerazione delle recenti realizzazioni, è un punto d’appoggio eccellente se si vuole evitare di visitare la valle in un solo giorno con il fiato sul collo; il che è sconsigliabile. La bellezza dei luoghi e le notevoli possibilità di associazione fra itinerari di ogni difficoltà e lunghezza, l’accesso, l’approccio non eccessivamente lungo, lo rendono un luogo del massiccio particolarmente interessante da visitare.

Siti ed itinerari


1 - Falesia del Rifugio o del Lago Miller

2 - Falesia dell’Elfo Rosso

3 - Placche del Rifugio

“Cobalto” (200 m; 6a+, 5c obbl.,S1,I)

“Pionieri” o “W.R.N.” (90 m; 5c, 5c obbl.,S/R1, I)

“Esmeralda” (85 m; 5c, 5° obbl., S1, I)

4 – Placche del boomerang

“Falce e mirtillo” (115m; 6a, S2/I)

5 - Placche del Crepuscolo

“Orion” (240 m; 5b, 5b obbl., S1, I)

“Andromeda” (230 m; 6c/A1 [1 p.], 5c obbl., S1, I)

“Cuore vento cielo” (205m; 5c, S2/I)

“Chioma di Berenice” (170m; 5c, S2/I)

“Scrigno di gioielli” (190m; 5c, S2/I)

“Amaltea” (180m; 6a, S2/I)

6 - La sfinge

“Swalbalasneea - La neve delle rondini” (110 m; 6c, 6a+ obbl., S1-2,I)

“Kukusneea – La neve del cuculo” (85 m; 6a+, 6a+ obbl., S1,I)

7 - Specchio delle Streghe

Baorca – (150 m; 5a, S1, I)

“Aga & Niaga” – (130 m; 5b, S1, I)

8 - Cima Prudenzini

Cresta Sud-Ovest - “Ricci-Tagliabue” (600 m; IV+, R2, II)

Cresta Nord-Est - “Sicola-Gallotti” (400 m; IV+, R2, II)

9 - Scudi del Pantano

“Granidoro” (120 m; max 6a+, 6a+ obbl., S1, I)

“Compagni di marende” (140 m; 6b, 5b obbl., R/S 2-3, I)

“Giovy e Betta” (120 m; max 6b+, 6a+ obbl, S1, I)

Noir Desir (120 m; max 6b, 6a+ obbl., S1/2, I)

10 - Punta Alessandro – Spigolo Sud

“Patrizio Guidetti”; (300 m; V+ ,1 p. VI+/A0, R2, II)

11 - Torri del Miller

I Torre del Miller, “Prigionieri del sogno” (300 m; 6b, 6a obbl.,SR1-2, II)

II Torre del Miller, “I racconti del Remulo” (350 m; 6b, 6a obbl.,SR2+,II)

III Torre del Miller, I segreti di Naica (370 m; VI, VI obbl., SR2+,II)

IV Torre del Miller, Lotar (400 m; VI, VI obbl., SR2+,II)

1 – Falesia del Rifugio o del Lago Miller: monotiri con sviluppo da trenta metri a cinque minuti dal rifugio

Caratteristiche. Salto tonalitico sito nelle immediate vicinanze del rifugio. Vi sono 6 monotiri dai 30 ai 25 metri; roccia molto bella con difficoltà medio-basse. Arrampicata essenzialmente di placca; corda almeno da 60 m. Portare 14 rinvii. Struttura attrezzata con fix da 8 mm sugli intermedi; soste con 2 fix da 10 mm, catena da 7 mm e maglia rapida da 8 mm per discesa in mulinette.

Accesso. Dal rifugio seguire il sentiero n. 1 per tre minuti fin sotto la struttura; seguire gli ometti e le evidenti tracce nell’erba raggiungendo in breve la base della placca.

2 – Falesia dell’Elfo Rosso: monotiri su roccia super in un angolo appartato e di grande bellezza

Caratteristiche. Breve salto roccioso con esposizione a Sud sito in posizione molto bella al centro della valle; fraticello alla base; posto nel complesso veramente idilliaco. Offre monotiri dal 5c al 7c (?); arrampicata di aderenza talvolta estrema; singoli passi di forza su alcuni itinerari. La struttura si divide in due sezioni: a sinistra itinerari fino al 6c effettuabili dal basso; la sezione sinistra ha invece solo le soste che si raggiungono previa calata da una sosta superiore alla struttura; gli itinerari si fanno conseguentemente con corda dall’alto; scelta fatta per non rovinare una struttura davvero particolare per bellezza e forma.

Accesso. Dal rifugio seguire l’itinerario per il passo dell’Adamello finché la traccia, abbandonando la condotta in cemento, sale nettamente a sinistra (ometti, segnalazioni). Continuare invece lungo la condotta fino ad una piccola chiusa oltre la quale, per tracce nel prato, aggirando sulla destra una zona acquitrinosa, si raggiunge l’evidente salto roccioso (ore 0,15 dal rifugio).

3 – Placche del Rifugio: Short climbs su roccia ideale a 10 minuti dal rifugio

Caratteristiche. Scudo di tonalite grigio-chiara alle spalle del Rifugio Serafino Gnutti in Val Miller. Il primo itinerario aperto nel luglio 1996 da parte di Damioli Alberto in solitaria e denominato “W.R.N. – water resistant no”;  caratterizzato da una certa severità con chiodatura rarefatta mista a chiodi e spit n. 8 e probabilmente irripetuto. Nell’agosto del 2003 Amadio Paolo e Pietro Merigo aprivano “Cobalto”; è stato il primo dei numerosi successivamente attrezzati nella valle divenendo il classico esempio adamellino di short climb su ottima roccia ed accesso comodo. Anche gli altri itinerari attualmente esistenti sono simili a “Cobalto” e si prestano a comode e sicure ripetizioni.

Accesso. Dal rifugio percorrere per 2 min. il sentiero n. 1 fin sotto la successione di placche che sovrastano il rifugio nei pressi di una colata di massi di frana che giunge fin sul camminamento. Salire nel prato, costeggiare la parete superando un tratto ghiaioso fino a raggiungere alla sua estrema destra la condotta di cemento ben visibile dal rifugio. Dalla stessa superare il comodo pratone a grandi zolle soprastante fin sotto la grande placca a forma di scudo. Attenzione ai buchi tra le toppe erbose!!! (10 min.).

4 – Placche del boomerang: al sole al mattino sulla solita roccia spaziale dei Coster

Caratteristiche: Struttura di recente valorizzazione sita immediatamente sopra il sentiero n. 1. Le placche che la caratterizzano hanno una favorevole esposizione sud per cui prendono il sole già dal mattino ed asciugano velocemente. Ottimo abbinare una salita al mattino a questa struttura con una o più vie delle vicine Placche del Crepuscolo; con spostamenti minimi si ha la possibilità di arrampicare al sole per l’intera giornata.

Accesso: dal Rif. S. Gnutti seguire il sentiero per la "Terzulli" percorrendo il primo tratto di sentiero cementato (condotta dell'acqua) sino alla strozzatura con gradini; abbandonarlo e salire a sinistra per costola erbosa puntando alle evidenti placche più basse (ometti; 20 min. dal Rif.).

5 – Placche del Crepuscolo. 6 itinerari con sviluppo da 250 m a 25 minuti dal rifugio

Caratteristiche. Costituiscono l’ultima sezione rilevante del Coster di Sinistra della Val Miller e sono immediatamente identificabili dal rifugio a destra del vasto vallone detritico che conduce al Passo Miller. Sono costituite da uno scudo di placche abbastanza continuo, non molto ripido, talvolta interrotto da cenge erbose. Ne deriva che la tipologia dell’arrampicata offerta è generalmente quella di aderenza in placca anche se non mancano belle fessure e qualche breve passo in strapiombo. Nel complesso offrono itinerari molto divertenti con difficoltà medio-basse, poco atletici ma comunque talvolta con un impegno di “testa” di buon livello senza arrivare alla devastazione mentale tipica dell’arrampicata di placca poco protetta o poco proteggibile.

Accesso: dal Rif. S. Gnutti traversare per tracce sotto la diga del Lago Miller e contornare il bacino ad inizio per un sentiero poi per una stradina fino al termine del laghetto; da qui incominciare a salire lasciando a sx una presa d’acqua in muratura e per un buon sentierino (numerosi ometti) alzarsi fino alla zona di macigni sotto la parete. Da qui con brevi deviazioni a sx o a dx si raggiungono gli attacchi (20 min. dal Rif.).

6 – La sfinge. Itinerari marcatamente sportivi su una struttura originale

Caratteristiche. Ben identificata struttura sita circa 500 a sinistra - per chi guardi la parete – dei verticali scudi di scura tonalite che sovrastano il laghetto del Miller. E’ caratterizzata nella sua parte terminale da un netto salto strapiombante di colore rossastro. Roccia generalmente eccellente. Itinerari di difficoltà media e medio-alta.

Accesso. Dal rifugio seguire il sentiero per il Passo dell’Adamello fino ad un falsopiano erboso. Lasciare il sentiero e puntare alla base della placca raggiungendola superando una colata di macigni (ore 0.20).

7 – Specchio delle Streghe o Specc de le Strie. Una grande placca a delta con facili e divertenti itinerari

Caratteristiche. Ben identificabile grande placca a delta sita a sinistra del largo vallone detritico che conduce al Passo Miller. Offre ascensioni prevalentemente caratterizzate da arrampicata su placca appoggiata. Si presta a facili ascensioni in ambiente splendido con ampie visuali su tutta la valle. La roccia è generalmente eccellente. Durante l’apertura si è provveduto ad eliminare i detriti più pericolosi. Prestare comunque attenzione al detrito minuto nei tratti facili. Il periodo consigliato è la piena estate. Sconsigliata ad inizio stagione data la presenza di un nevaio alla base generalmente fin oltre l’inizio del mese di luglio.

Accesso. Seguire il sentiero per il Passo dell’Adamello fino al punto in cui il medesimo abbandona la conduttura in cemento. Continuare lungo la medesima fino ad una piccola chiusa oltre la quale traversando a sinistra ci si porta sotto la grande placca; per valloncello detritico con tracce se ne raggiunge la base.

8 – Cima Prudenzini. Itinerari di cresta classici su una montagna attraente

Caratteristiche. Ben identificata piramide che con la gemella Corno di Macesso contribuisce a caratterizzare elegantemente la dentellata cresta che divide la Val Miller dalla parallela Val Salarno. I suoi versanti rocciosi sono brevi; erboso con salti quello rivolto alla Val Salarno; più roccioso e verticale quello Ovest comunque con uno sviluppo troppo limitato rispetto al faticoso avvicinamento perché possa dirsi alpinisticamente meritevole. L’interesse della montagna si concentra sulle sue aeree creste di roccia generalmente buona, a tratti ottima che consentono divertenti e non difficili cavalcate molto panoramiche. La traversata con salita della cresta Nord-Est e discesa parziale della cresta Sud-Ovest rappresenta probabilmente uno degli itinerari di cresta con difficoltà nell’ordine del IV grado più interessanti di tutto il massiccio.

Accesso. Dal Rif. Miller percorrere il sentiero n. 1 che dopo aver attraversato l’alveo vallivo risale con percorso a tratti un poco disagevole e faticoso l’ampio vallone detritico alla base della montagna; per la Cresta Sud-Ovest è necessario raggiungere il Passo Miller (ore 2,30 dal Rifugio Miller); per raggiungere l’attacco della cresta Nord-Est, una volta raggiunta la conca detritica o nevosa alla base del passo, costeggiare tutto il versante Ovest della montagna fin sotto il punto di massima depressione della cresta (calcolare c. 0,30 ore in più).

9 – Scudi del Pantano. Scalare in un luogo di superba bellezza

Caratteristiche. Allungata fascia di scudi a placche che costituisce il bordo orografico destro della conca che accoglie il Pantano del Miller. Luogo di straordinaria bellezza in ambiente di alta montagna. Le prime due linee entrambe tracciate da Alberto Damioli e compagni alla metà degli anni ’90 interessano una limitata area nei pressi di una evidentissima placca romboidale di colore rosa percorsa sul suo margine sinistro dalla via “Granidoro”. Offre arrampicate di un certo impegno in un ambiente molto affascinante. Vista la brevità degli itinerari e la relativa lunghezza dell’approccio si è cercato di privilegiare l’aspetto propriamente arrampicatorio attrezzando gli itinerari quasi “da falesia” e consentendo ripetizioni con materiale strettamente necessario.

Accesso. Dal rifugio seguire il sentiero per il Passo dell’Adamello transitando nei pressi dell’incantevole specchio del Laghetto del Miller. Superata una breve dorsale si raggiunge l’altipiano del Pantano. Lo si costeggia sul suo lato destro puntando poi a dei giganteschi macigni al termine di una grande colata detritica. Si risale la stessa per pochi minuti deviando poi nettamente a sinistra toccando la base del Coster per ripido pendio erboso. Tenere come punto di riferimento la grande placca sopra citata (1,15 ore dal Rifugio Miller).

10 – Punta Alessandro. Una bella piramide sullo spartiacque Miller-Avio

Caratteristiche. Posta sullo spartiacque Val Miller – Valle dell’Avio, la Punta Alessandro è una bella piramide di roccia rossastra sita fra la Cima Plem assiduamente ascesa per la sua interessante via normale e le dimenticate e turrite elevazioni che anticipano la grande piramide dell’Adamello. La sua posizione ne fa un balcone naturale eccellente e l’ascensione qui proposta la rende interessante anche dal punto di vista arrampicatorio. Finora pochissimo ripetuta, la “Patrizio Guidetti” merita, anche per l’accesso abbastanza comodo e totalmente privo di difficoltà, di essere maggiormente presa in considerazione in futuro.

Accesso. Raggiunto il rifugio Serafino Gnutti per il ripido sentiero delle “scale del Miller” (ore 1,45) continuare sul fondo valle per il sentiero di accesso all’Adamello per il sentiero attrezzato “Terzulli” fino al vasto ripiano erboso del Pantano del Miller (ore 1,00); da qui abbandonare il sentiero contornando la piana fin sotto le brevi pareti del Coster del Pantano; passarvi sotto lasciando a dx una colata detritica fino ad identificare il passaggio più comodo (ripido pendio erboso) che consente di raggiungere la parte superiore del Coster oramai in vista della Punta Alessandro che si raggiunge per cambi detritici (ore 1,30/1,45 dal rifugio; complessivamente c. ore 3,00 di avvicinamento). Questa soluzione è molto sbrigativa anche in discesa. Alternativamente si può traversare la grande distesa di lastroni lisci del Coster in ambiente di singolare bellezza (grossi ometti sul percorso) fino ad intercettare il sentiero che scende dal Passo del Cristallo e per questo rientrare al rifugio (soluzione interessante ma decisamente più lunga; calcolare c. 1 ora in più).

11 – Torri del Miller. L’Hot Spot dell’arrampicata moderna in Val Miller

Caratteristiche. Allineate sulla cresta spartiacque Val Miller – Val Salarno il complesso delle Torri del Miller rappresenta una delle più estetiche ed interessanti strutture rocciose di tutto il massiccio dell’Adamello. Mentre sul versante Salarno si elevano di poco dal vasto pianoro detritico del Coster, sul versante Miller precipitano con una bellissima parete verticale e compatta alta circa 300 metri. La caratteristica principale delle torri è rappresentata dalla successione uniforme di grandi scudi granitici che trova la sua massima espressione nella III Torre. A differenza di quanto si possa pensare  a priori da una osservazione dal basso, le vie presentano una varietà notevole alternando fessure e diedri alla classica progressione tecnica adamellina su placca. La roccia è generalmente da ottima ad eccellente; pochissimo il detrito vista la continuità delle pareti.

Accesso. Dal Rif. Miller percorrere il sentiero di accesso al Passo dell’Adamello fino al Pantano del Miller (ore 1,00). Da qui un’evidente ripida rampa erbosa consente di accedere al Coster di Sinistra. Nell’ultimo tratto tenere come riferimento un’evidente lancia rocciosa. Raggiunto il Coster seguire un’abbattuta costola morenica (numerosi ometti) che con percorso agevole (solo nell’ultimo tratto un poco meno) conduce al vasto ripiano, nevoso per gran parte dell’anno, da cui si elevano le Torri (ore 1,30 dal Rifugio Miller).

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